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Il mio corpo che cambia, qual è il senso del video dei Litifiba?

Diadmin

Ott 30, 2022

Uscito nel 1999, Il mio corpo che cambia è il primo singolo estratto dall’album Infinito, ultimo album dei Litfiba prima dell’abbandono di Piero Pelù.

L’album fu pubblicato il 22 gennaio del 1999 e nella primavera di quell’anno uscì il singolo – con video annesso, in un periodo in cui MTV Italia è probabilmente al massimo del suo splendore (era in onda da appena da due anni in coabitazione con Rete A e la spensieratezza di quelle prime trasmissioni e la qualità di quei programmi degli albori non si vedrà più – o forse semplicemente invecchiando ci troviamo a vivere anche questo tipo di nostalgie).

Io ho 12 anni: l’età migliore per sorbirmi videoclip a ripetizione e sentirmi un po’ più adolescente e frattanto l’età per cui il testo sembra quasi rivolgersi ia me.

Il mondo, sempre, sembra rivolgersi a ognuno di noi – ma immaginatevi 12enni e sentire:

È il mio corpo che cambia
Nella forma e nel colore
È in trasformazione
È una strana sensazione
In un bagno di sudore
È il mio corpo che cambia
E cambia, e cambia

Sembra proprio il manifesto dell’adolescenza, in un momento in cui mi trovavo a vedere spuntare i primi peli qua e là, tra le trasformazioni varie (non comprendevo il bagno di sudore – ma non per forza tutti i versi dovevano rivolgersi a me).

Ma forse non era questo il senso della canzone – sebbene l’album fosse un concept album proprio dedicato al tema del tempo.

Tra i commenti al video ne è stato pubblicato uno molto interessante che prova a dare una spiegazione tanto alla canzone quanto al video.

Una spiegazione sempre legata allo scorrere del tempo, ma più nel senso dell’inesorabile invecchiamento che – anche Baudelaire ci insegna – travolge tutti (sarà che il commentatore ha una sua età? Chissà).

La morte è lo sceriffo e noi siamo i fuorilegge. I wanted sono le nostre date di morte. Il tempo non si può controllare come un treno senza stazione. “dov’è dov’è il capostazione” cioè non possiamo chiedere a nessuno il senso della vita. “il mio corpo che cambia nella forma e nel colore” invecchiamo, ingrassiamo, ci incurviamo… “É lei è lei che prende la mia mano e mi accompagna in questo lungo viaggio” mano nella mano con la musica perché è solo sul treno, lui è un “animale di zona”.

Sarà l’interpretazione corretta?

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