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Nostalgia Anni Zero, l’euroconvertitore del 2001 e Berlusconi pronto a riprenderselo dalla finestra

Dierredivi

Dic 22, 2022

Era il dicembre del 2001.

S’apprestava a terminare un anno abbastanza nefasto.

Berlusconi era divenuto nuovamente presidente del consiglio (dopo la breve esperienza del 1994) ed erano successi un po’ di casini, in Italia e nel mondo.

In Italia, c’era stato il G8, ospitato da Genova: la città fu messa a ferro e fuoco ma soprattutto la repressione raggiunse picchi raramente visti in seguito, con le tristemente note vicende della Diaz e di Bolzaneto e con la morte di Carlo Giuliani. Da quel momento in poi, il movimento No Global andò poco alla volta scomparendo, ahinoi.

Nel Mondo, s’era affacciato il terrorismo di matrice islamica. O meglio: il terrorismo di matrice islamica fece un salto di qualità, con gli attentati dell’11 settembre 2001.

E da quel momento in poi, quello divenne il mantra (sentito in seguito anche ai tempi del Covid, ma non solo); il Mondo non sarebbe stato più lo stesso (sebbene continuasse a non fermarsi mai neanche un momento).

Ma torniamo al dicembre del 2001.

Siamo alla vigilia di un cambiamento epocale, che i boomer de noantri ancora ricordano con terrore: il passaggio dalla lira all’euro, con il raddoppiamento dei prezzi et cetera et cetera.

Con 1936,27 lire (cifra che rimarrà impressa nella memoria più del Pi Greco) avremmo avuto un euro e sebbene il calcolo fosse poi non troppo complicato, il Governo pensò bene, a ridosso di Natale, di offrire un cadeau a tutti gli italiani: il mitico euroconvertitore.

Un mitico euroconvertitore blu come l’Europa con (pochi) tasti gialli e la bandiera italiana attorniata dalle stelline degli stati europei attorno che giunse accompagnato da una lettera in cui Berlusconi si indirizzava ai suoi concittadini: “Caro amico, cara amica…”. Eravamo tutti amici di Silvio!

Un Silvio che, a ridosso di Natale, ci faceva “questo piccolo omaggio proprio per rendere più facile le operazioni di calcolo, per trasformare le lire in euro”.

L’operazione (tra euroconvertitore, impacchettamento e spedizione) costò all’epoca 20 miliardi di lire, ovvero circa 10 milioni di euro (come vedete, la conversione non è così difficile, sebbene sia leggermente approssimativa) e fu soltanto il tocco di marketing geniale del presidente comunicatore.

Perché che stesse per giungere l’euro, ci informava con costanza la TV, con una serie di pubblictà ad hoc – come la seguente.

Giunto aggratis, l’euroconvertitore vale oggi – a distanza di 21 anni dall’arrivo nelle nostre case (per chi avesse il suo numero nell’elenco telefonico) – qualche decina d’euro.

Ma soprattutto rappresenta un vero e proprio oggetto iconico (sì, iconico. Iconico davvero, in tempi di abuso del termine).

Un tuffo nel passato come quello che si fa andando a vedere alcuni siti che riportano un breve testo che in quegli anni divenne culto (e anche nella mia scuola, per una versione video fatta con un amico che girava da computer a computer in tempi in cui gli user generated contents non erano nemmeno nella mente del Signore).

Intitolato Come Capire Se Vostro Figlio Si Fa Le Canne, facendo un paio di ricerche pare sia stato pubblicato in prima battuta sullo storico sito MagnaRomagna.

Ma a noi poco importa e lo riportiamo di seguito.

Che c’entra?

Leggetelo con attenzione, capirete (con un sorriso sul volto).

“Dal famoso trattato “Genitore non farti infinocchiare da tuo figlio” …
ecco una breve ma infallibile guida che permette di capire
se vostro figlio si fa di maria

Suggeriamo innanzitutto l’infallibile metodo empatico, che consiste nel provare a sussurrare nel bel mezzo di un pranzo: “Chi mi fa un filtro?”, o in prossimità del dolce: “Qualcuno vuole un po’ di crema di marocchino?” e controllare le reazioni del soggetto.

Se tuo figlio presenta almeno quattro dei seguenti sintomi, lo consideri un “fattone”:

Vostro figlio mostra un improvviso attacco di pacifismo, spesso legato all’abuso di reggae, di cappellini con la visiera e delle seguenti espressioni linguistiche: sto traumato, sto crepato, sto rovinato, sto da butta’.

Vostro figlio rivela una inspiegabile fiammata ecologica, che si manifesta sotto forma di amore per i parchi, i funghi, l’erba e le colture batteriche sui propri vestiti.

Nei soggetti più gravi è possibile riscontrare la nascita di piante con foglie a cinque punte nei vasi del balcone.

Vostro figlio torna a casa e senza togliersi la giacca, corre in cucina e si prepara una baguette con Nutella, speck e provola affumicata.

Vostro figlio inizia una collezione di pipette.

Vostro figlio si fa spedire a casa materiale informativo dal Ministero del Turismo Jamaicano.

Vostro figlio vi da la buonanotte dicendo: “Bellaaaaaa!”.

Ogni tessera nel portafoglio di vostro figlio perde irrimediabilmente centimetri quadrati.

Vostro figlio vi presta un accendino, voi l’accendete e la fiamma annerisce il soffitto.

Vostro figlio cerca di convincervi, indossando una maglietta crivellata, a votare Pannella alle prossime elezioni, pronunciando un monologo delirante infestato dai “calcola” e concluso con “In finale è così”.

Vostro figlio si sveglia nel cuore della notte convinto di aver visto Berlusconi entrare dalla finestra per riprendersi l’euro-convertitore.

Durante i mondiali di calcio scoprite che vostro figlio intona fra i denti l’inno nazionale olandese e progetta segretamente un viaggio in camper verso Amsterdam con almeno due amici dotati di soprannomi incomprensibili.

Vostro figlio scoppia improvvisamente a ridere fino alle lacrime seduto sul divano, di fronte alla televisione spenta.

Vostro figlio lascia ad essiccare al sole filamenti di banana.

Vostro figlio si dichiara nell’ordine: buddista, bonghista, anarchico, zapatista, rastaman, filo-palestinese, post punk, no global, recordman di Winning Eleven e a metà della lista si dimentica di cosa diavolo sta parlando”.

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