La sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittime le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre ai bambini aprono le porte a nuovi scenari, consentendo quindi ai nuovi nati di ottenere il cognome di entrambi i genitori, salvo decisione da parte della coppia di attribuire al nascituro solo il cognome di uno dei due.
Sono serviti decenni di battaglie e sentenze per arrivare a questo punto, anche se sul web non manca qualche perplessità, come ad esempio il rischio che si arrivi a 4 cognomi. “Servirà una legge per risolvere i nodi”, ha detto all’ANSA l’avvocata Laura Cossar, esperta di diritto di famiglia e in prima linea per l’assegnazione del cognome materno.
Ma cosa accade nel resto d’Europa? In Francia e in Belgio, quando la coppia non raggiunge un accordo, vengono assegnati entrambi i cognomi in ordine alfabetico. In Lussemburgo, invece, il cognome viene sorteggiato, mentre in paesi come Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Austria il cognome della madre viene attribuito automaticamente dall’anagrafe, salvo diverse indicazioni.
In altre nazioni, ovvero Germania, Svizzera, Grecia, Ungheria, Romania e Croazia, il cognome scelto dai genitori per la propria famiglia viene di conseguenza assegnato a figlie e figli. In Spagna, come noto, il ‘doppio cognome’ è obbligatorio (i genitori possono solo decidere l’ordine).
In Regno Unito è addirittura possibile scegliere un cognome diverso da quello della madre e del padre, mentre in Portogallo si può arrivare fino ad un massimo di 4 cognomi.
Anche negli Stati Uniti le donne possono scegliere se mantenere il proprio cognome o prendere quello del marito.