Forse non tutti lo sanno, ma in Italia ogni Comune dovrebbe piantare un albero per ogni nuovo nato o adottato.
In realtà la parola giusta non è “dovrebbe” ma “deve”, dato che l’obbligo per i Comuni superiori a 15.000 abitanti è stabilito dalla Legge Cossiga-Andreotti n. 113 del 29 gennaio 1992, ulteriormente rinnovata con la legge n.10 del 14 gennaio 2013.
Una legge davvero bella e importante, se non fosse che molto spesso viene elusa. Sono molti i Comuni che non rispettano questa normativa, che obbliga alla piantumazione di un albero per ogni neonato entro sei mesi dalla registrazione anagrafica dello stesso.
Cosa porta a non rispettare sempre e comunque questa legge? Probabilmente il fatto che non sia prevista una vera e propria sanzione per i Comuni inadempienti.
Esiste, invece, un “Comitato per lo sviluppo del verde pubblico”, presso il Ministero dell’Ambiente, che registra il numero degli alberi piantati da ogni Comune, ma è fin troppo evidente come ciò non possa bastare per far rispettare a pieno la normativa.
Il disegno di legge n.549/2018 potrebbe far invertire la rotta, in quanto sono previsti controlli più efficienti, con la possibilità di un intervento di tipo sostitutivo da parte del prefetto per le amministrazioni “inadempienti o inerti”. Inoltre, viene proposta l’estensione dell’obbligo della piantumazione di un albero per ogni nato anche ai Comuni al di sopra dei 5.000 abitanti.