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Gli Angeli dei Navigli giungono in pagaia per il bene dell’ambiente: la storia di Simone Lunghi

Gli angeli dei Navigli non hanno ali, si spostano con una pagaia, per il bene dell’umanità. Un angelo è colui che si occupa di tenere puliti i Navigli: “Cinquanta bici raccolte in 3 mesi“.

Non è una favola, gli angeli esistono e Simone, conosciuto anche come l’Angelo dei Navigli, lo dimostra. Si sposta con una pagaia per i canali di Milano, il suo intento è di ripulire le acque della città da quelle che lui chiama le “tracce dell’incivile civiltà”.

Simone Lunghi, l’Umano #ZeroQuattordici

Simone Lunghi non si occupa solo di eliminare, almeno in parte, l’inquinamento dei Navigli. Il suo intento è di riscoprire la bellezza dei luoghi bagnati dai canali meneghini.

Gli Angeli dei Navigli

A Vigevano, ancora piccolo, seguiva suo padre lungo gli argini del Ticino. Esplorava e si svagava, conoscendo l’ambiente circostante. In questo modo, Simone Lunghi, si rende presto conto che l’inquinamento deturpa il paesaggio fluviale.

Nel 2015, Simone torna da New York, dove ha trascorso qualche anno come personal trainer nell’Upper East Side. A Milano il nostro angelo si è stabilito e, con la sua canoa ha trovato un nuovo modo di vivere.

Con l’aiuto dei Canottieri San Cristoforo, Simone Lunghi promuove il territorio, accompagna i turisti in visita a Milano. Non è la solita guida, inegna a guardare la città da una nuova ottica, i suoi canali.

Simone Lunghi e l’associazione Angeli dei Navigli

Simone, con i volontari che lo seguono, fonda l’associazione Angeli dei Navigli. Mantenere puliti i canali meneghini, rimuovere l’“incivile civiltà” è la nobile missione.

Posate della movida, cerchioni arrugginiti e persino carrelli della spesa.
Da qualche anno, gli Angeli dei Navigli, rendono le acque dei canali meno inquinate e molto più pulite. Il 21 gennaio 2020, lo stato dell’acqua dei canali è di qualità “eccellente”.

Mi sono reso conto che il primo ambiente da difendere non sono i boschi o gli oceani, ma sono le città“. Sono le parole di chi, già nell’anno 2018 ha circumnavigato Milano, attraverso i canali, con una canoa e una bicicletta.

“Non sopporto la sporcizia. Milano è casa mia”

Frequentavo la quinta elementare quando ho sentito per la prima volta la parola periplo. Ricordo la voglia di circumnavigare qualcosa e di esserne in un certo senso il precursore; ho dovuto aspettare 47 anni per realizzare questo sogno“.

Premio Personaggio dell’anno 2019 nei Milano città stato Awards, il premio alla Virtù Civica Panettone d’Oro e il Milano Storytelling Awards. Da anni, Simone raccoglie: sacchetti, lattine, carrelli, oggetti vari e rifiuti a galla o sui fondali. nei quali si imbatte facendo la spola con la sua canoa. Cellulari, computer e tablet.

Non sopporto la sporcizia. Milano è casa mia, e l’ho scelta io. E se vedo sporco allora pulisco. Credo nella teoria sociologica della finestra rotta: un vetro rotto spinge a infrangerne altri, a sporcare. Il degrado attira degrado. Mentre se tutto è pulito le persone sono meno incentivate a sporcare. Nel caso delle biciclette gettate io credo che si crei un meccanismo di emulazione. Un fondale pieno di biciclette non aiuta a eliminare il fenomeno del lancio compulsivo“.

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