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La vera storia del sushi | Le origini (non giapponesi) di uno dei piatti più amati del mondo

Dipardino

Ago 8, 2023

Il sushi è diventato uno dei cibi più ricercati e apprezzati in tutto il mondo, ma sono in pochi a conoscere la storia che lo ha portato ad uscire dal continente asiatico e ad essere adottato, ad oggi, in quasi tutto il mondo.

Nonostante il sushi venga immediatamente associato al Giappone, in realtà la sua origine è molto più antica. Daniel Fromson, sulle pagine del New York Times, ha provato a spiegare i motivi che hanno portato il sushi ad espandersi così rapidamente in tutto il mondo.

Secondo Fromson, tutto nasce nel Sud Est asiatico, ma non propriamente in Giappone. Le origini del sushi, infatti, sono probabilmente riconducibili alla storia culinaria cinese e, strano a dirsi, non si trattava nemmeno di pesce crudo. “Per la maggior parte della sua storia” ha raccontato Fromson, “era fermentato, ed era un’accozzaglia di piatti regionali spesso esoterici fatti con riso e pesce conservato sottosale“.

Perfino agli inizi del ‘900 vi erano intere aree rurali del Giappone che non conoscevano neanche l’esistenza del sushi. Fu solo dopo la seconda guerra mondiale che il sushi iniziò ad affermarsi in Giappone e a diventare qualcosa di veramente caratteristico del Paese. Nonostante oggi molti pensino il contrario, il sushi non è affatto la bandiera della cucina giapponese.

Furono, però, i primi giapponesi emigrati negli Stati Uniti che iniziarono a far conoscere l’arte del sushi all’America. Ma vi fu una persona in particolare che contribuì in maniera netta alla sua diffusione e il suo nome era Sun Myung Moon.

Sun Myung Moon nacque in una parte dell’attuale Corea del Sud (all’epoca occupata dai giapponesi) nel 1920 in una famiglia dedita al confucianesimo, ma che poi si convertì al cristianesimo quando lui era già ragazzo. Nel 1954, dopo il divorzio dalla sua prima moglie, fondò la Chiesa dell’Unificazione e in seguito sposò Hak Ja Han (anche nota come la “Vera Madre”) e con lei e i molti loro figli formò quella che per i suoi seguaci era la “Vera Famiglia”.

L’intera chiesa si basava sul personaggio di Moon, il quale dichiarava di parlare con Gesù Cristo e di vedere il futuro, e sugli elementi del “del buddismo, del confucianesimo, dello sciamanesimo e della magia sessuale“, e che tra l’altro “non era poi così diversa da altre nuove religioni sudcoreane“, spiega Fromson.

La Chiesa dell’Unificazione creata da Moon, però, crebbe molto velocemente in Giappone e i suoi adepti erano di fatto “agenti di vendita istruiti a negare ogni legame con quel culto, che erano soliti approcciare potenziali clienti identificando presunte malattie o maledizioni, le quali potevano ovviamente essere curate comprando cose molto costose“.

Nel 1972, Moon si trasferisce negli Stati Uniti con una valigetta al cui interno c’erano quasi due milioni di dollari. Negli anni successivi, e grazie agli introiti provenienti dalla sua chiesa, Moon aprì una società con sede a Washington che apparentemente non aveva nulla a che fare con il suo culto ma che, in seguito, si scoprì non essere così. La società si chiamava Unification Church International.

Con l’aumentare degli adepti sia in Giappone che negli Stati Uniti, nel 1980 Moon organizzò un grosso evento a New York nel quale, tra i tanti presenti, vi era anche Takeshi Yashiro, appena convertito al credo di Moon. Il credo si basava su un testo scritto dallo stesso Moon chiamato “Principio Divino” nel quale veniva espressa la credenza che uomini e donne fossero stati creati per dare gioia a Dio attraverso la perfezione individuale. Tra le altre cose, la chiesa divenne nota per i suoi matrimoni di massa.

Voi siete i pionieri dell’industria del pesce, andate e riportate prosperità“. Con queste parole pronunciate da Moon, Yashiro e gli altri adepti avevano cominciato a credere alla teoria secondo il quale negli oceani vi era il vero punto chiave dei suoi “arcani progetti teologici” e “la base per un impero commerciale“.

Il tutto si basava sul concetto di vendita porta a porta di pesce fresco e del contestuale proselitismo per la Chiesa dell’Unificazione. “Ho pensato a tutto il sistema; si parte dalla costruzione delle barche, poi si pesca il pesce e lo si processa, dopodiché si pensa a una rete di distribuzione“. L’attività che Yashiro e gli altri adepti fecero crescere “è oggi la più grande società di pesce fresco degli Stati Uniti“, ha scritto Fromson. Si chiama True World Foods, e fa parte di True World Group, a sua volta controllato da Unification Church International.

Dalla fine degli anni ’70 i ristoranti che vendevano pesce crudo sono saliti di numero in maniera incredibile. Solo nella California di quegli anni sono passati da 39 a 116 nel giro di pochissimo tempo.

Con l’espandersi dell’azienda cominciarono ad arrivare le prime problematiche. “Moon esercitava una enorme autorità, perché sebbene fosse solo di rado implicato nelle operazioni quotidiane dell’azienda la sua approvazione era richiesta nei momenti decisivi“. Gli introiti relativi alla vendita del pesce venivano spesso utilizzati da Moon per sostenare finanziariamente altre sue attività e questo creò, ovviamente, alcuni dissapori.

Ma fu alla morte di Moon che emersero i veri problemi dell’azienda. Al momento della sua morte, avvenuta nel 2012 all’età di 92 anni, la parte religiosa della sua attività venne lasciata nelle mani della vedova Hak Ja Han Moon, la “Vera Madre”, mentre Hyun Jin Moon, il più anziano tra i suoi figli ancora in vita, prese le redini della parte economica sostenendo di “essere l’unico vero successore del padre“. Quest’ultimo fu molto critico nei confronti della madre e scatenò quella che Fromson considera una vera e propria “guerra civile“.

Nonostante ciò, True World Foods continua comunque a essere una enorme azienda e ad avere un ruolo rilevante nel mondo del sushi. La Chiesa dell’Unificazione “è sopravvissuta a oltre mezzo secolo di conflitti e controversie” e Robert Bleu, attuale presidente di True World Group, ha dichiarato che “True World Foods non ha mai smesso di seguire gli ideali di Moon“.

Come sappiamo, la cultura del sushi ha continuato a crescere anche e soprattutto al di fuori del territorio giapponese e non si può non riconoscere il grande impatto che ha avuto la figura di Sun Myung Moon nella sua attuale distribuzione mondiale.

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