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San Faustino, perché il 15 febbraio è la festa dei single?

Dikatia

Feb 15, 2023

San Valentino con i suoi cuori e dediche d’amore è passato, oggi 15 febbraio è finalmente San Faustino, festa per chi è ancora single o per chi non ne vuole sapere di innamorarsi, poiché avrebbe ricevuto delusioni o semplicmeente non è innamorato. Ma dove deriva questa tradizione?

Perché è la festa dei single?

In realtà il legame tra San Faustino e i single è piuttosto incerto. L’associzione più diffusa forse è quella legata all’etimologia del  santo Fausto, dal latino faustus, ovvero “fortunato”. Quindi San Faustino sarebbe il Santo della buona sorte e porterebbe buona fortuna alle persone a trovare l’anima gemella. Inoltre, nel calendario dei santi San Faustino è il 15 febbraio e quindi il giorno successivo a San Valentino.

Curiosità sulla festa dei single

La festa dei single però cadrebbe in un giorno diverso in Cina, ossia il 11 novembre detto anche Single day. Negli anni  ’90 il giorno dei single è stata un’idea di alcuni studenti universitari di Nanchino per celebrare l’orgoglio di essere single. Il giorno 11/11 è legato alla ripetizione del numero 1, che indica la solitudine ma anche l’indipendenza. Nel 2009 il sito Alibaba optò per il giorno dei single come avvenimento per festeggiare lo shopping, trasformandolo una sorta di Black Friday. Quindi, da li numerosi siti come Unieuro, Mediaword, Adidas prendono parte alla ricorrenza con sconti, promozioni e offerte.

Origini di San Faustino

Il giorno 15 febbraio è ricordato nel calendario dei Santi Giovita. Entrambi furono nobili originari di Brescia convertiti al cristianesimo e vennero perseguitati sotto l’Impero Adriano. Quindi, Faustino e Giovita si rifiutarono di sacrificare gli dei e furono carcerati.

Una leggenda vuole che i due furono dati in pasto alle belve e furono riuchiusi in gabbia con delle tigri. Le belve però rimasero accovacciate e tranquille, miracolo ebbe come effetto la conversione di molti spettatori tra cui anche la moglie del governatore Italico, Afra proclamata Santa.

Inoltre, furono tenuti prigionieri nelle carceri di Milano dove subirono molte torture, quindi furono trasferiti a Roma dove furono di nuovo dati in pasto alle fiere nel Colosseo. Anche questa volta ne uscirono illesi.

A quel punto, vennero imbarcati a Napoli continuando ad essere torturati. Decisero poi di spingere i due martiri in mare su una barchetta, che però tornò a riva. Infine, vennero condannati a morte e riportati a Brescia, loro città d’origine in cui il 15 febbraio avvenne la loro decapitazione.

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