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Come fare a non pensare al proprio partner se ti lascia? Smetti di sentire la mancanza. Di chiunque

Dierredivi

Ott 26, 2022

M’è capitato tempo or sono di trovarmi in una cittadina universitaria.

Un sacco di studenti attorno, gente a fare aperitivo come facevo io un decennio fa, e la mia mente – senza che io volessi – è andata alla persona con cui stavo in quel tempo, con cui vivevo i miei spensierati twenty three.

Fui io a lasciarla, per poi pentirmene a posteriori anni dopo. Proprio in questa occasione.

Forse fu proprio il fatto di non poter averla più (perché il tempo passa e ci si dimentica di tutto e di tutti come Emma Marrone) a farmene sentire la mancanza, mentre ben poco me ne sarebbe importato continuando ad averla accanto, fatto sta che mi trovai a pensare senza un senso in maniera abbastanza ossessiva a questa persona.

Ho provato a contattarla su Facebook, ricevendo in cambio – e come biasimarla – poche parole in risposta.

Prese così ad invadermi i sogni, letteralmente.

Ho sempre avuto un’attività onrica importante, sia ben chiaro, ma iniziai a sognarla pressoché ogni notte.

E il plot era quasi sempre lo stesso: non voleva saperne nulla di me.

Dopo un tot, la cosa prese a farsi invadente: per quale motivo dovevo farmi invadere i sogni e svegliarmi con una sorta di magone?

Assolutamente inspiegabile (me lo avrebbe forse spiegato uno psicanalista, ma qui proviamo ad aiutoaiutarci) specialmente perché avevo ed ho una mia ben gioiosa vita.

Fatto sta che d’un tratto mi trovai a dover convivere con questo recondito ricordo.

Poi un giorno conobbi un’altra persona, tramite un’app di incontri, e la iniziai a sentire quasi ogn giorno.

Come la precedente, anche a questa persona mi legò in primo luogo un rapporto d’amicizia: quella amicizia che ti consente di dire tutto senza timore d’essere giudicati.

Poi si scopava, e bene, e mi trovai a pensare meno alla persona precedente di cui sentivo irrazionalmente la mancanza.

Pensavo – per dinamiche che non sto qui a spiegare, e soprattutto perché sono naif – che sarebbe potuto durare a lungo, questa relazione.

Lo si diceva, d’altra parte.

Un giorno poi, letteralmente da un giorno all’altro (del tipo che un venerdì si era assieme, il lunedì era cambiato tutto), subentrò una terza persona e quindi era meglio smettere di vederci ché era meglio non ferire terzi ed eventualmente ci si sarebbe potuti sentire ogni tanto ma senza alcun coinvolgimento e bla bla bla.

Le classiche stronzate retoriche del quando un rapporto finisce e “non sei tu, sono io”.

Punto a capo.

Con l’aggravante che questo rapporto era recentemente terminato, mi trovai a sentire quel classico senso di mancanza d’aria che a volte è un attacco di panico e a volte semplicemente è l’irrazionale mancanza di qualcuno.

Quel senso di mancanza che si prova quando finisce la ganja e non sai quando, dove, come e se le potrai trovare (l’esempio non varrebbe con le sigarette: in quel caso vai dal tabaccaio) e quindi non pensi ad altro.

Come fare a non pensare all’ex?

Cosa fare, quindi, in questa situazione?

In primo luogo, considerare che è assolutamente naturale: non siamo in Man in black e non esistono marchingegni che con un clck possono farti dimenticare di qualcosa / qualcuno.

Ma se si tratta di una reazione naturale, ancor più naturale è cercare di reagire, anche perché per natura l’essere umano rifugge la sofferenza.

In primo luogo, suggerisco di non contattare più la persona con cui è suppostamente finita: fa male ad entrambi (soprattutto a te che sei stato lasciato e ti umili cercando di capire cosa non è andato e come magari potresti porre rimedio) e qualcuno più saggio di me direbbe che l’amore è lasciare andare.

Quindi, lasciate andare.

E, per rimanere nell’ambito della saggezza, ascoltate le parole di Raffaella Carrà:

“e se ti lascia lo sai che si fa…
trovi un altro più bello, che problemi non ha”

E se non vogliamo rifarci alle parole della poetessa in Tanti auguri, rifacciamoci a quelle della versione ispanofona:

“Y si te deja no lo pienses mas
Búscate otro mas bueno Vuélvete a enamorar”.

E se ti lascia non lo pensare più, trova un altro più attraente, ritorna ad innamorarti.

Nel fottutissimo 2022 siamo rimpiazzabili ed è questo forse che ci fa male (dov’è finito il nostro essere speciali, se in un nulla qualcun altro può prendere il nostro posto).

Ma lo siamo tutti, quindi anche il vostro ex lo è.

Non è detto che funzioni, ma tentar non nuoce (ed in assoluto conoscere altre persone – specie nel caso abbiate avuto una lunga relazione – può solo che far bene).

Se l’antica tecnica del chiodo schiaccia chiodo non dovesse funzionare o non vi allettasse a priori perché non vi sentite di iniziare una nuova relazione, pensa a questo aspetto fondamentale che spesso dimentichiamo:

la nostra felicità dipende solo da noi stessi.

E quindi quella morsa allo stomaco che nemmeno un eroinomane in crisi d’astinenza è legato al fatto che riteniamo di non poter fare a meno della persona che ci manca.

E’ falso, possiamo fare a meno di chiunque (sebbene faccia male) a patto che ci concentriamo su noi stessi.

E non in senso strettamente egoistico: parliamo del minimo sindacale che già ci farà stare meglio.

Sentiamo questa fottuta mancanza e ci viene da piangere e morderemmo il cuscino per provare a resistere a quello che diventa quasi un dolore fisico?

Come recitava quel meme in voga circa un decennio fa: keep calm and…

respira, esci di casa, cammina, guardati attorno, concentrati sui dettagli del mondo che hai attorno.

Pensi ancora al partner?

Ok, convengo, non sempre è possibile controllare i propri pensieri ma per certo è possibile fare altro.

Gusto per fare tre esempi:

vai in palestra, iscriviti ad un corso di recitazione, impara una lingua.

Le opportunità sono molteplici e la tua crescita porterà con sé due effetti benefici: il tempo sembrerà passare più rapidamente (sebbene il tempo scorra sempre uguale) e con il tempo (che sappiamo essere lenitivo) smetterai di pensare al tuo partner. Ma soprattutto acquisendo nuove skill diventerai una persona migliore, più interessante, più conscia delle proprie potetnzialità.

E pensare che quello stupido / quella stupida ha preferito un’altra persona a te.

“Non ti lasciare andare se non ti vuole più
Adesso se la tira ma non sa che tu
Stai quasi per decollare e quando volerai
Faranno a gara se fare un giro gli farai”

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