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Le sindromi rarissime più inquietanti: dall’accento straniero alla convinzione di essere “zombie”

DiRoberto

Lug 2, 2021
sindromi rarissime

Ha stretto il cuore di tutti la storia di Lexi Robins, la bambina nata con una rara malattia genetica che porterà i suoi tessuti a diventare progressivamente ossa.

La piccola è affetta da Fibrodisplasia Ossificante Progressiva (FOP), nota anche come “sindrome dell’uomo di pietra”: colpisce una persona su due milioni ed è incurabile.

La FOP è solo una delle tanti sindromi rarissime.

Il Mirror ne ha descritte alcune, come ad esempio la sindrome dell’accento straniero.

Alcuni pazienti si svegliano dal coma scoprendo di parlare con un accento completamente diverso. Il disturbo è causato da un danno a una parte del cervello associata al linguaggio: solitamente la causa è un ictus, ma può dipendere anche da traumi, tumori e altre condizioni neurologiche come la sclerosi multipla.

Un’altra sindrome inquietante è quella definita “della mano aliena”, caratterizzata da movimenti incontrollabili della mano o degli arti. Si verifica quando va a danneggiarsi il corpo calloso, che collega i due emisferi del cervello.

In alcuni casi la mano può arrivare addirittura a schiaffeggiare la persona stessa, come è capitato a Karen Byrne, una donna che vive in New Jersey.

Tra le altre sindromi rarissime, il Mirror evidenzia quella del cadavere ambulante, nota anche come sindrome di Cotard. Si tratta di una condizione a dir poco terrificante, che porta i malati alla convinzione di essere morti o di avere organi, sangue o parti del corpo mancanti.

Scoperta per la prima volta nel 1788, è una forma di psicosi delirante. Ha fatto scalpore quanto affermato dall’adolescente Haley Smith, proveniente dell’Alabama, che ha trascorso tre anni della sua vita convinta di essere morta prima di essere curata tramite i film Disney.

Questi lungometraggi le hanno infatti dato una “sensazione calda e sfocata”, facendole capire di essere viva.

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