Uno studio condotta in Italia ha mostrato un’incredibile correlazione tra avere una relazione extraconiugale e l’aumento del rischio di avere un attacco cardiaco mortale.
Nonostante possa apparire come il più classico dei clichè, la “morte improvvisa coitale“, cioè la morte per infarto che colpisce gli uomini mentre sono a letto con una donna che non è la loro moglie, è entrata di diritto nella letteratura medica negli ultimi anni. Secondo Marc Gillinov, cardiochirurgo presso la Cleveland Clinic e co-autore del libro “Heart 411“, la relazione tra i due fattori è molto forte.
Questo pensiero è stato corroborato da uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università di Firenze, i quali hanno cercato nella letteratura medica tutte le correlazioni esistenti tra infedeltà, relazioni extraconiugali e morti improvvise da infarto. I ricercatori hanno stabilito che dal 15-25% al 30-50% degli uomini tradisce almeno una volta nella vita. I ricercatori hanno poi esaminato una serie di fattori di salute fisica e mentale e la loro frequenza sia negli uomini monogami che in quelli non monogami.
Il mondo della medicina ha già stabilito che gli uomini vivono più a lungo se fanno sesso con costanza fino a tarda età, ma questo avviene solo se i rapporti sessuali avvengono con la propria partner in un luogo familiare. Per questo motivo la morte improvvisa coitale avviene più di frequente quando un uomo fa sesso con una donna che non è la sua partner di lunga data.
È probabile che le mogli degli uomini “traditori” pensino a questa problematica come ad un qualcosa di “karmico” e, in qualche maniera, “giusto”, ma sono proprio i ricercatori ad essere sbalorditi da questa scoperta. In generale, gli uomini che tradiscono hanno una migliore funzionalità ormonale e vascolare, il che significa che sono più sani degli uomini monogami ma gli autori ritengono che l’atto di cercare di mantenere segreta una relazione possa contribuire all’aumento del rischio di un attacco cardiaco mortale per gli uomini che tradiscono.