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Crisippo di Soli è stato un filosofo e matematico greco nato per l’appunto a Soli, nell’attuale Turchia, nel 281 a.C.

Nonostante le sue opere (circa 700) siano andate tutte perdute, il suo pensiero è stato ripreso da tantissimi filosofi successivi ed è stato così possibile ritrarne una figura storica. Famoso soprattutto per la sua sistematizzazione delle dottrine stoiche, divenne nel tempo una figura di spicco, e una delle più influenti, della corrente filosofica di stampo razionale e determinista.

Inizialmente vissuto a Tarso, Crisippo si spostò ben presto ad Atene dove conobbe lo stoico Cleante del quale divenne poi discepolo. Scrittore tra i più prolifici del tempo (si dice che non passasse giorno in cui non scriveva almeno 500 linee), le sue opere si persero tutte tranne qualche ritrovamento recente nei papiri carbonizzati della Villa dei Papiri di Ercolano, all’interno della quale sono stati ritrovati frammenti di due sue opere: “Questioni logiche” e “Sulla provvidenza“.

Ma il vero motivo per il quale Crisippo di Soli è conosciuto ai più è a causa della sua morte. Si racconta, infatti, che Crisippo morì di risate quando un giorno vide il suo schiavo dar da mangiare dei fichi ad un asino e disse: “Adesso dagli un po’ di vino“.

La storia della sua morte non è propriamente storiografica, anche se soprattutto nella Grecia di quel tempo, pare non fosse così strano poter morire di risate. Solitamente le morti collegate ad un eccesso di risate portano all’infarto o all’asfissia, in entrambi i casi è sicuramente una delle morti più particolari in cui l’uomo può incappare.