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“Telefono casa”: no, ET non l’ha mai detto | Alla scoperta dell’effetto Mandela

L’effetto Mandela è quel fenomeno che colpisce la mente collettiva che ci convince, per tantissimi motivi diversi, che una cosa sia andata in un modo mentre in realtà non lo è, creando di conseguenza falsi ricordi. A volte questi ricordi sono del tutto inventato, mentre altre volte derivano da altri ricordi reali, ma in parte alterati. Facciamo qualche esempio cinematografico per capirlo meglio.

Una piccola premessa. Qui in Italia dobbiamo fare i conti anche con i relativi adattamenti e traduzioni dei doppiaggi che, a volte, possono contenere degli errori all’interno delle battute recitate dai personaggi dei vari film.

Il primo esempio è quello contenuto nell’iconico film con Jim Carrey, The Mask. Al termine della celebre scena in cui il personaggio indossa la maschera e comincia a girare per la stanza come una trottola, esclama: “Sfumeggiante“, poiché è la traduzione diretta di “Smoking” della battuta originale. Nonostante sia abbastanza comprensibile riascoltando la scena più volte, migliaia di persone, compreso chi vi scrive, ha sempre ricordato che dicesse “Spumeggiante“. Alcuni, addirittura, nonostante sappiano quale sia la battuta corretta preferiscono ancora recitare quella sbagliata in onore del ricordo d’infanzia legato.

Un altro esempio di effetto Mandela nel cinema è quello relativo a uno dei film più famosi di tutti i tempi: Casablanca. Nell’iconica scena in cui Ingrid Bergman chiede al pianista di suonare “A Kiss is Still a Kiss“, la canzone che gli ricorda il suo vecchio amore, la bellissima attrice non ha mai detto, come tutti ricordano, “Suonala ancora, Sam“. In quella scena la Bergman dice semplicemente “Play it“, cioè suonala, e poi “Play it, Sam“, “Suonala, Sam“, ma non c’è mai stato nessun “ancora“. C’è da dire che l’errore nel ricordo è talmente comune che ci è caduto persino Woody Allen con il suo “Provaci ancora, Sam“.

Un ultimo esempio è quello contenuto nel lavoro del 1982 di Steven Spielberg, E.T. l’extra-terrestre. In questo caso, nell’edizione con doppiaggio originale del film, il piccolo extraterrestre reciterà inizialmente la famosissima battuta “E.T. home phone“, ma nonostante questo le persone ricordano questa scena con le parole “E.T. phone home“. In questo caso potrebbe dipendere dal fatto che nella scena iniziale E.T. dice sì “E.T. home phone”, ma poi verrà corretto dai bambini che gli insegneranno che la grammatica corretta è “E.T. phone home”.

Perché si chiama effetto Mandela?

Ma perché si chiama effetto Mandela? Il nome è stato coniato nel 2009 da Fiona Broome, ricercatrice del paranormale, quando scoprì che la sua convinzione (comune ad altri) che Nelson Mandela fosse morto negli anni ’80 fosse falsa (Nelson Mandela è morto in seguito, nel 2013).

pardino

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