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Il caffè è una delle bevande più diffuse al mondo e, specialmente in Italia, diventa spesso un’occasione per staccare un attimo dal lavoro e fare due chiacchiere con un amico. La sua storia è antichissima e ancora oggi non si conoscono bene le sue vere origini. L’albero di Coffea è originario dell’antica provincia di Kefa, nel ovest dell’Etiopia, e si diffuse presto in tutta la penisola arabica con il nome di “K’hawah“.

Il caffè è utilizzato in tutto il mondo, però, per la sua qualità energizzante dovuta alla caffeina presente all’interno dello stesso. Questa molecola riesce ad attivare alcune determinate cellule della ghiandola pituitaria che, generando adrenalina, mantengono la mente e il corpo in uno stato di allerta perenne.

Una delle abitudini più consolidate dell’uomo dei nostri tempi è sicuramente quella di prendere il caffè al mattino appena svegli. In realtà, la scienza odierna ci suggerisce che il miglior momento per consumare una buona tazza di caffè è la mattina tra le 09:30 e le 11:30. Il motivo è piuttosto semplice: in quel lasso di tempo, nel nostro corpo, i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) sono bassissimi ed è quindi il miglior momento per utilizzare i benefici ottenuti dall’assunzione di caffeina.

Secondo uno studio dell’Università di Sheffield, assumere caffeina tra le 07:00 e le 08:00 del mattino è del tutto inutile poiché in quel momento della giornata troviamo un’alta percentuale di cortisolo nel nostro corpo, rendendo inefficace l’azione della caffeina. Con alti livelli di cortisolo nel sangue, quindi, è difficile notare gli effetti di una tazza di caffè.

Anche tra le 12:00 e le 13:00 e tra le 17:30 e le 18:30 troviamo nel nostro organismo i più alti livelli di cortisolo della giornata. Secondo gli scienziati il caffè andrebbe preso tra le 09:30 e le 11:30 del mattino e sempre dopo aver mangiato qualcosa, solo così si otterranno tutti i benefici che questa antica bevanda può offrire.