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I gatti sono affettuosi come i cani? | I gatti ti amano quanto i cani e i neonati: lo studio

I gatti sono animali distaccati?

È questa una comune credenza, legata forse al fatto che li vediamo spesso dormire (i nostri amati felini dormono tra le 12 e le 16 ore al giorno) e quindi li riteniamo disinteressati alla nostra esistenza (in realtà siamo solo invidiosi che noi ben che veda dormiamo una ottina d’ore).

O forse è legata al fatto che un tempo fossero considerati animali demoniaci (la credenza era particolarmente radicata nel medioevo e nel 1484 papa Innocenzo VIII nel 1484 arrivò a dichiarare: “Il gatto è l’animale preferito del diavolo e idolo di tutte le streghe” – vi suggeriamo di leggere questo post se siete interessati).

Sì, il vostro gatto vi ama

In realtà i gatti vi amano o, se non vogliamo esagerare con le parole ed attribuire sentimenti umani che poco si confanno ai nostri felini, i gatti sono da noi dipendenti, al pari di un cane o di un bambino piccolo.

Lo testimonia una ricerca pubblicata nel 2019 sulla rivista Current Biology.

Lo studio, basato su 70 gatti, consisteva nel farli entrare in una nuova stanza, dapprima con il proprio padrone per due minuti, per poi essere lasciati soli per altri due minuti prima del ricongiumento: quanto emerso è che i fatti erano meno stressati ed esploravano il nuovo ambiente con maggior tranquillità solo in presenza del padrone.

Queste le parole di Kristyn Vitale, coordinatrice dello studio in questone: “Lo studio indica che quando i gatti vivono in uno stato di dipendenza con un essere umano il comportamento di attaccamento è flessibile e la maggior parte di loro usa l’uomo come fonte di comodità e di sicurezza in un nuovo ambiente”.

Per questa ragione – nell’esperimento – il 65% dei gatti (la percentuale è la stessa dei neonati umani) presentava il considdetto “attacamento sicuro” – quel legame che viene creato con il padrone (genitore / tutore nel caso dei neonati) che si mostra sensibile alle sue richieste e a disposizione nei momenti di difficoltà e stress, accogliendolo e sostenendolo: nel caso dei neonati, l’esperimento è analogo ed i piccoli più sicuri tornano ad esplorare l’ambiente mentre quelli meno sicuri vanno ad “aggrapparsi” al proprio tutore o ad evitarlo del tutto.

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