Chi ha qualche anno in più e ricorda il celebre programma Drive In avrà sicuramente in mente l’Asta tosta diretta da Ezio Greggio, all’epoca molto giovane, dove proponeva di tanto in tanto un quadro che ottenne una grande popolarità.
Stiamo parlando de “Il Bevitore”, realizzato – a detta di Greggio – dal maestro Teomondo Scrofalo. Questo nome è entrato nelle case di tutti gli italiani suscitando grande curiosità: per anni, infatti, i telespettatori di Drive In si sono chiesti chi fosse Teomondo Scrofalo e quali potessero essere le altre opere del sedicente artista.
Ma la verità, ovviamente, è un’altra. “Il Bevitore”, infatti, è un’opera di Giuseppe de Curtis, che oltre ad essere un’artista autodidatta e un decoratore di interni era anche professore ordinario all’accademia di Napoli. Quasi per caso, il dipinto dell’artista – vissuto tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 – divenne particolarmente famoso, tanto che qualche decennio dopo era piuttosto comune trovare il vecchietto del quadro sulle insegne dei ristoranti e delle trattorie italiane. La fisionomia del “Bevitore”, assieme alla sua espressione simpatica e bonaria, riusciva infatti ad attirare la clientela.
Quindi, per farla breve, Teomondo Scrofalo non è mai esistito: il presunto artista è soltanto un’invenzione di Ezio Greggio e di Drive In.
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