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Il falso mito dei conigli e delle carote: come Bugs Bunny ha cambiato le nostre credenze

Diadmin

Set 14, 2025

I conigli non amano davvero le carote: un mito nato dai cartoon di Bugs Bunny e smentito da esperti e linee guida veterinarie.

“I conigli non mangiano carote. È un’invenzione dei disegnatori di Bugs Bunny: all’epoca, pensarono che al personaggio mancasse qualcosa e scelsero una bella carota arancione. Così ci hanno convinti che le carote siano il cibo preferito dei conigli, che però non hanno il metabolismo adatto a processarne gli zuccheri. E infatti da allora la durata della loro vita si è ridotta drasticamente.”

Questa frase, riportata da Donato Carrisi nel libro La casa dei silenzi, mette in luce una delle più grandi illusioni nate dall’immaginario collettivo: l’idea che i conigli vadano matti per le carote. A diffondere questo mito è stato proprio il celebre Bugs Bunny, diventato icona culturale con una carota sempre tra i denti. Una trovata scenica che, con il tempo, si è trasformata in certezza condivisa.

La realtà, però, racconta una storia ben diversa. In natura, i conigli basano la loro alimentazione quasi esclusivamente su erba e foglie. Le carote, pur non essendo tossiche, contengono un livello di zuccheri troppo elevato per il loro metabolismo e, se somministrate regolarmente, possono causare disturbi intestinali, obesità e problemi dentali. Non a caso, gli esperti le considerano un piccolo premio occasionale, non un cibo quotidiano.

Le raccomandazioni degli esperti (spoiler: niente carote)

Le principali organizzazioni veterinarie confermano la necessità di sfatare questo mito. La Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), ad esempio, specifica che “fruit and root vegetables, such as carrots, should only be given to rabbits in small amounts as an occasional treat”. In altre parole, le carote non devono far parte della dieta giornaliera, ma possono essere concesse di rado.

Secondo la RSPCA, la dieta ideale di un coniglio dovrebbe essere composta per almeno l’85 % da fieno o erba di buona qualità, accompagnati da verdure a foglia verde e da una piccola integrazione di pellet bilanciati. Le carote, così come altri ortaggi zuccherini, appartengono a quella minima parte di alimenti da offrire solo saltuariamente.

La vicenda delle carote dimostra come un dettaglio nato dall’intrattenimento possa plasmare la percezione della realtà. Una semplice scelta creativa degli animatori di Bugs Bunny ha condizionato per decenni (condiziona da decenni) il modo in cui milioni di persone immaginano la dieta dei conigli, arrivando persino a influenzare le abitudini alimentari di alcuni animali domestici (i cui padroni fanno riferimento ai prodotti culturali della Warner Bros piuttosto che alle indicazioni dei veterinari).

Ed è tutto qui il potere della narrazione: un’idea accattivante diventa abitudine, l’abitudine si trasforma in credenza, e la credenza finisce per sostituirsi alla realtà.

Tirando le somme: offrire una carota a un coniglio può sembrare un gesto affettuoso, ma non corrisponde a un comportamento corretto dal punto di vista scientifico. Meglio ricordare che ciò che “si sa” non sempre coincide con ciò che è giusto (e spesso si possono sapere cose totalmente errate – ma se siete giunti a questo post magari stavate verificando se le carote fanno bene ai conigli, quindi siete già dei padroni più assennati di tanti altri).

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