Nel panorama dei gigolò italiani, c’è un nome che risplende con particolare intensità: Roberto Dolce, noto come Roy. Con vent’anni di esperienza alle spalle, Roy è considerato uno dei gigolò più famosi e apprezzati d’Italia. Ciò che lo distingue è la sua visione non convenzionale e la volontà di cambiare l’opinione pubblica riguardo agli accompagnatori maschili.
Da ex spogliarellista a imprenditore di successo, Roy ha fondato un’agenzia di gigolò che conta ben 3700 iscritti. Lontano dagli stereotipi dei “toy boy”, Roy offre un servizio unico che va oltre l’aspetto fisico e la scontata idea del sesso a pagamento. La sua agenzia accoglie tutti coloro che desiderano intraprendere questa carriera, ma con una raccomandazione importante: essere eleganti e autentici nella descrizione della propria personalità e dei servizi che intendono offrire.
I suoi inizi nel settore si ispirano al celebre film “American Gigolò”, ma Roy ha dato una svolta innovativa al mestiere, presentandosi al pubblico con immagini eleganti, in giacca e cravatta, suggerendo così una prospettiva diversa su questo lavoro. La sua idea era quella di trasformare l’immagine stereotipata degli accompagnatori maschili, proponendo figure maschili rassicuranti e ascoltando le esigenze delle donne, che spesso cercano non solo un compagno sessuale, ma anche un confidente e un amico.
Il target delle clienti di Roy spazia dalle trentenni alle sessantenni, ma l’eterogeneità delle richieste è notevole. Roy ha incontrato anche ragazze maggiorenni che desideravano vivere il loro primo rapporto sessuale con un uomo esperto e attento. Questo ci suggerisce che il lavoro di Roy va ben oltre l’aspetto puramente fisico, spaziando in una sfera più intima ed emotiva.
Ma quanto costa un incontro con Roy? La tariffa media si aggira intorno ai 500 euro, con eventuali spese di viaggio a parte. Tuttavia, queste cifre possono variare in base alla situazione e alle richieste delle clienti. Alcuni casi si sono rivelati particolarmente lucrativi, come quello di una signora di 80 anni, ancora in lutto per la morte del marito, che aveva chiesto a Roy di essere al suo fianco per trascorrere momenti di svago. L’esperienza si rivelò così positiva che la donna decise di aumentare spontaneamente il compenso da 1.500 a 2.500 euro.
La professione di gigolò, vista spesso con sospetto e stereotipi, acquista un nuovo significato grazie all’approccio unico di Roy. Egli dimostra che l’intimità e l’empatia possono essere parte fondamentale di questa attività, rendendola una scelta rispettabile e consensuale per le donne che cercano compagnia e comfort.
La strada aperta da Roy vent’anni fa ha sicuramente influito sulla percezione degli accompagnatori maschili, portando maggiore apertura mentale e riducendo il tabù che circonda questa professione. Condividendo i suoi consigli e la sua esperienza su Instagram, Roy continua a ispirare i giovani che vogliono intraprendere questa carriera, invitandoli a seguire la via dell’eleganza, dell’ascolto e della sincerità verso sé stessi e le proprie clienti.
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