Giocare a carte è senza dubbio una delle passioni storiche, tramandata di generazione in generazione anche qui in Italia. Nonostante le carte più utilizzate siano ovviamente quelle di tradizione italiana, ovvero le napoletane e le piacentine, in molti amano giocare con le carte francesi, che conservano molti segreti.
Ad esempio, in molti non sanno che le 52 carte del mazzo rappresentano le 52 settimane dell’anno, mentre i 4 semi sono invece relativi alle quattro stagioni, ognuna delle quali può contare su 13 settimane, proprio come i numeri (13 sono anche i mesi lunari del calendario ebraico, ndr).
Inoltre, sommando tutte le carte del mazzo (asso + asso + asso + asso + due + due + tre + sette + otto … etc) si ottiene 364, che diventa 365 con l’aggiunta della “Matta”, esattamente come i giorni dell’anno. Il secondo Joker è stato aggiunto per gli anni bisestili, portando così la somma dei valori a 366.
Infine, abbiamo i 4 Re, che rappresentano invece i 4 elementi: terra, aria, acqua, fuoco.
Il gioco delle carte è pertanto una rappresentazione del calendario agricolo, che raccontava le settimane e le stagioni. Con ogni nuova stagione cominciava la settimana del re, seguita dalla settimana della regina, quella del Jack e così via, fino alla settimana dell’Asso che cambiava stagione: si ripartiva quindi con un nuovo colore.
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