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Perché d’estate siamo attratti dai gialli?

Dikatia

Lug 11, 2025

Ogni estate ha il suo mistero. E non parliamo soltanto del vicino di ombrellone che sparisce all’alba o del gelataio che ti guarda troppo intensamente. Parliamo dei gialli: libri pieni di delitti, indagini, trame intricate con investigatori tormentati che dominano da anni le classifiche delle letture estive. Ma perché, proprio quando tutto dovrebbe essere leggerezza e relax, sentiamo il bisogno di immergerci in trame cupe e delitti irrisolti?

Paradossalmente, i gialli ci danno conforto. Nonostante l’apparente crudeltà delle storie, il giallo – che sia classico, noir o thriller – promette ordine nel caos: il male esiste, ma verrà punito. Siamo attratti dal bisogno di giustizia: sapere che ci sarà qualcuno, un detective astuto come Sherlock Holmes che alla fine troverà il colpevole. In un mondo spesso incerto, i gialli ci regalano un lieto fine logico e rassicurante.

Leggere un giallo è come partecipare a una partita a scacchi contro l’autore. Ogni dettaglio può essere un indizio, ogni personaggio un potenziale colpevole. Il lettore si trasforma in detective, osserva, ipotizza, deduce. E se alla fine ha indovinato l’assassino prima del protagonista, il piacere è doppio. Il giallo diventa così anche un esercizio di logica e attenzione, perfetto per mantenere la mente attiva anche sotto l’ombrellone.

D’estate, c’è anche spazio per il lite crime, la variante leggera e rassicurante del genere. Qui il delitto non turba davvero l’ordine sociale, anzi: è quasi un diversivo nella vita tranquilla di villaggi rurali o piccole comunità. Agatha Christie ne è l’esempio perfetto: con la sua penna, smaschera (con la sua penna e il suo intuito) i colpevoli senza nemmeno scomporsi. Un genere che fa del crimine qualcosa di “gestibile”, quasi domestico, adatto anche a chi vuole evitare atmosfere troppo oscure.

All’opposto c’è il thriller, dove la tensione è palpabile, le psicologie sono contorte, e il lettore è trascinato in un turbine di eventi a ritmo serrato. L’investigatore è spesso un antieroe, imperfetto e ferito, simile al criminale che insegue. Perfetto per chi cerca emozioni forti anche in vacanza, senza dover necessariamente andare sulle montagne russe.

Forse, infine, amiamo i gialli in estate proprio per il contrasto. L’atmosfera rilassata delle ferie fa da sfondo ideale per storie oscure e complesse: leggere un’indagine su un omicidio efferato mentre si è in spiaggia magari annoiati rende tutto più divertente. È come se il crimine, collocato in mezzo a un paesaggio sereno e tranquillo, diventasse ancora più affascinante.

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