Casa più libera, mente più serena: scopri gli effetti positivi del decluttering su stress, concentrazione e benessere.
Liberarsi di oggetti inutili è una strategia semplice ma potente, capace di alleggerire lo spazio fisico e, sorprendentemente, anche la mente. Ce lo ha insegnato per qualche tempo Marie Kondo (vi ricordate quando era un trend del web?) e sebbene qualche volta tendiamo a dimenticarcene siamo qui apposta per ricordarvelo.
Conservare abiti logori, cosmesi scaduta o documenti inutili non solo ingombra i nostri ambienti, ma genera confusione mentale. Il decluttering, inteso come pratica di eliminazione del superfluo, è più che un modo per organizzare la casa: è un gesto che favorisce il benessere psicologico.
I benefici psicologici del decluttering supportati dalla ricerca
Ma perché fare ordine, al netto che l’ordine in sé è sicuramente positivo per vivere meglio tra le mura domestiche? Andiamo a scoprire assieme i benefici del decluttering.
Riduzione dello stress e dell’ansia: uno studio dell’Università del Connecticut evidenzia che eliminare o razionalizzare il disordine riduce lo stress associato al caos domestico, migliorando l’umore e la fiducia in sé stessi (come vedremo anche fra qualche riga).
Maggiore concentrazione e produttività: secondo ricerche della Princeton University, vivere in un ambiente ordinato facilita il focus e aumenta l’efficienza mentale
Meno irritabilità, più chiarezza mentale: Psychology Today segnala che l’ambiente disordinato affatica il cervello, mentre quello organizzato promuove produttività e serenità
Maggiore controllo e autostima: organizzare il proprio spazio genera un senso di padronanza e benessere interiore
Migliore qualità del sonno: ambienti liberi da oggetti eccessivi favoriscono il rilassamento e una notte più riposante
Riduzione del cortisolo e umore più calmo: l’Università della California (UCLA) ha riscontrato altissimi livelli di cortisolo—l’ormone dello stress—nei soggetti che vivevano in case disordinate, che provavano anche maggiore insonnia e umore depresso
Minimalismo e benessere mentale: articoli recenti mettono in luce come lo stile minimalista riduca il carico mentale, favorisca il sonno e promuova maggiore energia.
Il decluttering non è un semplice trend estetico, ma un intervento concreto per migliorare la salute mentale, l’attenzione e l’equilibrio interiore. Spesso, la sensazione di “non riuscire a liberarsene” diventa essa stessa fonte di stress. Invece, buttare via ciò che non serve significa fare spazio—alla mente, alle emozioni positive, e a una casa più funzionale.
Gli oggetti che puoi eliminare oggi stesso
Ma cosa dovremmo eliminare, di fatto, per godere di tutti i succitati benefici?
Ecco alcuni esempi pratici di ciò che conviene lasciare andare per alleggerire la casa e, di riflesso, la mente (ma ovviamente vi suggeriamo di buttare tutto ciò che ritenete non sia più utile):
Calzini spaiati o bucati: occupano spazio e non hanno alcuna utilità.
Vestiti logori o mai indossati: se non li usi da anni, è il momento di salutarli.
Giornali vecchi: a differenza dei libri, non hanno valore nel tempo e finiscono per accumularsi senza motivo (a meno di collezioni di particolare prestigio).
Cosmetici e farmaci scaduti: oltre a non essere utilizzabili, possono rivelarsi dannosi per la salute.
Oggetti rotti o inutilizzati: mantenerli “in attesa di ripararli” raramente ha senso; meglio liberarsene.
Scontrini, garanzie e libretti di istruzioni non più validi: riempiono cassetti e scatoloni senza alcun beneficio (anzi, finisce che non ci consentono di trovare quelli utili davvero).