Un’enorme anaconda filmata dall’alto in Amazzonia ha scatenato il web. Ma è tutto vero? Analizziamo il video e i dubbi emersi.
Un filmato impressionante ha catturato l’interesse della rete, scatenando inquietudini e facendo ponere interrogativi. Il video in questione mostra un’enorme anaconda (enorme davvero) che si muove lentamente lungo un ruscello nella foresta amazzonica. Le immagini, dall’apparenza cinematografica, sembrano provenire da un elicottero e mostrano il serpente scivolare tra le acque circondate dalla fitta vegetazione tipica dell’Amazzonia. L’effetto visivo è tale da sembrare una scena generata digitalmente, ma qual è la verità?
Il video è stato pubblicato su X (ex Twitter) con il commento: “Ancora una volta, una anaconda gigante è stata avvista nella foresta amazzonica”. La clip ha rapidamente raccolto milioni di visualizzazioni, dividendo l’opinione pubblica. Alcuni utenti hanno espresso dubbi sull’autenticità del filmato, ipotizzando che si tratti di un prodotto generato con l’intelligenza artificiale o modificato digitalmente. Altri, invece, si sono limitati a esprimere stupore per le dimensioni del serpente (che è un serpente davvero, non essendo un cobra).
एक बार फिर से अमेजन के जंगलों में बड़े एनाकोंडा सांप को देखा गया। pic.twitter.com/ssn0AjihQB
— Dr. Sheetal yadav (@Sheetal2242) May 8, 2025
Al momento non esistono fonti ufficiali che confermino l’autenticità del video, né sono state rilasciate dichiarazioni da parte di autorità ambientali o esperti di fauna selvatica. Tuttavia, il comportamento e il movimento del serpente appaiono realistici agli occhi di molti biologi, anche se la qualità delle immagini e l’inquadratura dall’alto rendono difficile una valutazione precisa.
Le anaconde verdi (Eunectes murinus), che popolano le regioni paludose dell’Amazzonia, sono tra i serpenti più grandi del mondo: possono raggiungere i 6-7 metri di lunghezza e superare i 90 kg. Si tratta di animali elusivi, raramente osservabili in modo così nitido in natura, il che alimenta i sospetti ma non esclude la possibilità di un’autentica (e fortuita) ripresa.
Non sarebbe d’altra parte il primo video virale a mostrare un’anaconda di dimensioni impressionanti. Pochi mesi fa, un altro filmato – condiviso dalla pagina Instagram Inside History – mostrava un esemplare che nuotava lentamente in un lago brasiliano, presumibilmente dopo aver mangiato. Anche in quel caso, il video aveva destato clamore.
Nel 2024, un’importante scoperta scientifica ha confermato l’esistenza di una nuova specie di anaconda nella regione amazzonica. Il biologo olandese Professor Freek Vonk, in collaborazione con altri ricercatori, ha documentato un esemplare di oltre 200 kg e lungo più di 8 metri.
Come riconoscere un video alterato / generato dall’IA
Ma non siamo qui per lasciarvi senza strumenti per capire (provare a capire) se un video è fake o meno. Abbiamo scritto “provare a capire” perché con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale e delle tecniche di manipolazione digitale, distinguere un video autentico da uno falso è sempre più complesso.
Questi sono gli elementi da tenere d’occhio:
Movimenti innaturali: se il soggetto si muove in modo troppo fluido o robotico, potrebbe trattarsi di una simulazione.
Ombre e riflessi incoerenti: anomalie nelle ombre o nei riflessi sull’acqua spesso tradiscono manipolazioni.
Assenza di fonti verificabili: video privi di coordinate geografiche, dati EXIF (Exchangeable image file format – sono dati che forniscono informazioni specifiche su una fotografia, come le impostazioni della fotocamera e l’ora, la data e il luogo in cui è stata scatta) o riferimenti verificabili possono sollevare dubbi.
Pixelation selettiva: zone del video meno definite o sfocate possono indicare interventi post-produzione.
Audio inesistente o riciclato: la mancanza di suoni ambientali credibili è frequente nei contenuti generati artificialmente.
Inoltre esistono alcuni strumenti online, come InVID o FotoForensics, che possono aiutare a condurre un’analisi preliminare sull’autenticità dei contenuti multimediali.
Ciò che è certo è che in questo caso il video resta suscita meraviglia e dubbio: potrebbe essere contemporaneamente un raro documento della natura o un’elaborazione ben fatta. Quel che è certo è che continua ad alimentare la fascinazione collettiva per l’Amazzonia e i suoi misteri.