Con i vari lockdown che hanno caratterizzato questo 2020 anche l’emissione di gas serra è senz’altro diminuita. Tuttavia, l’accumulo complessivo di anidride carbonica atmosferica ha raggiunto comunque il suo livello più alto in milioni di anni.
Il riscaldamento globale sta accelerando, e i “sintomi” sono fin troppo evidenti: basti pensare che il 2020 si è rivelato uno degli anni più caldi di sempre.
Cosa è accaduto in questo anno così particolare? Ad esempio, gli esperti hanno notato come il riscaldamento nell’Artico e nell’Antartico continuai ad accelerare più velocemente della media globale.
A settembre, la NASA Earth ha scritto su Twitter che “la regione artica si sta riscaldando tre volte più velocemente rispetto al resto del pianeta, con effetti oltre l’oceano”. Negli ultimi anni, il tasso di riscaldamento dell’Artico è stato ampiamente riportato al doppio della media globale.
Lo scorso giugno, un team di scienziati ha monitorato un tasso di riscaldamento simile anche in Antartide. Il riscaldamento delle regioni polari può causare problematiche enormi come siccità, inondazioni e ondate di calore ancora più estreme, oltre a cambiamenti nelle correnti oceaniche che regolano il clima.
Inoltre, dato che il ghiaccio polare si scioglie più rapidamente, anche l’innalzamento del livello del mare non può che accelerare.
Nello scenario migliore il livello del mare dovrebbe aumentare tra 30 e 60 centimetri entro il 2100, come evidenziato dal Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici in una valutazione globale del 2019.
Una situazione che provocherà l’inondazione di spiagge e paludi, nonché l’erosione delle scogliere sulle coste dove milioni di persone hanno eretto abitazioni e attività commerciali.
Tuttavia, una speranza c’è, e consiste nello stop alle emissioni di gas serra che andrebbe ad interrompere il circolo vizioso del riscaldamento delle temperature, dello scioglimento dei ghiacci, degli incendi e dell’innalzamento del livello del mare. Il tutto in una maniera più rapida rispetto a quanto previsto solo pochi anni fa.
“Se portiamo la CO2 a zero netto, il riscaldamento si stabilizzerà. Il clima si stabilizzerà entro un decennio o due”, fa sapere lo scienziato climatico dell’Imperial College (Londra), Joeri Rogelj. I governi mondiali cosa aspettano?
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